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Avvento: il tempo dell’accogliere

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Avvento_cdv1Gesù viene.
Siamo pronti ad accoglierlo? Quanto siamo accoglienti verso il Signore che si fa uomo?
Ma si può usare davvero il termine “accoglienza” nei confronti di Cristo? Non siamo troppo piccoli
noi per accogliere Dio?
Accogliere è faticoso: l’altro porta con sé la sua mentalità il suo essere, le sue esigenze, la sua
cultura, la sua educazione; l’altro ha problemi legati alla sua età, alla sua salute ed a tante altre
cause, piccole e grandi. Se accolgo veramente l’altro devo accettarlo con la sua mentalità e con tutto
quello che porta con sé e devo essere disposto ad ascoltarlo e cercare di capirlo, con tutta la sua
personalità. Devo riuscire a fargli spazio nella mia vita. Se non sono disposto a cambiare niente di
me, della mia organizzazione di vita non sto accogliendo l’altro. Se accolgo l’altro solo se mi
“rassomiglia” (per idee, aspirazioni, etc…), non sto accogliendo l’altro ma me stesso.
Magari anche Dio ha deciso di essere uno e trino perchè sapeva che anche noi non siamo tutti
uguali. Anche noi, creati da Lui a Sua immagine e somiglianza, abbiamo dentro tanti volti differenti
ed una sola anima e avevamo bisogno di più possibilità, di tre vie diverse per arrivare a Lui.
Qualcuno, come me, conoscerà prima l’abbandono nell’amore del Padre, altri verranno attirati dal
coraggio e dalle parole del Figlio, altri ancora apriranno il cuore alla grandezza ed alla consolazione
dello Spirito Santo. Tutti noi ci troveremo, alla fine, davanti al solo nostro unico Dio.
Le parole “immagine e somiglianza” non significano che l’uomo è uguale a Dio, ma che porta in sé
una partecipazione al mistero stesso di Dio.
La comunità in seno alla quale la nostra famiglia si è formata ci ha insegnato a guardare alla Santa
Famiglia di Nazareth, come ad un esempio, un modello su cui plasmare la nostra vita. Un’icona,
regalo di nozze, ce lo ricorda quotidianamente. La Sacra Famiglia è l’incarnazione, l’immagine
reale e più vera dell’accoglienza, l’accoglienza della diversità, dell’Altro, è l’essere padre più che
un genitore, è una donna che si apre ad una maternità accettata con amore anche se legata a
qualcosa di enormemente grande che va al di là del sangue e di se stessa, è l’amore filiale e
sconvolgente del Signore verso una Sua creatura, l’amore del Cristo, fattosi Figlio dell’uomo, fattosi
bambino indifeso, verso due umili umani, è la fuga e l’adattamento in un’altra terra per proteggere
la propria essenza, è il riconoscere aspirazioni più alte dell’orizzonte familiare, è l’ingrandirsi e
ricevere i discepoli del Figlio come fratelli e figli, è l’accettare un sacrificio compiuto per “gli altri”.
Se in una famiglia l’uomo e la donna si accolgono l’un l’altra, se i genitori accolgono i figli, se i
figli accolgono i genitori, ciò permetterà alle persone di sentirsi amate, rispettate e stimate e se
questo schema viene ampliato in una comunità le persone potranno a loro volta sentire la spinta ad
avere il coraggio di vivere questa accoglienza nella società nei riguardi di persone differenti, di idee
differenti, di culture differenti.
Quando Gesù verrà, tutti gli uomini e le donne passate sulla terra saranno riuniti davanti a Lui che
giudicherà in base al criterio dell’accoglienza (Mt 25, 31-46): Avevo fame e mi avete da mangiare
… avevo sete … ero nudo … forestiero … malato … e mi avete accolto…Quando mai Signore ti
abbiamo visto affamato …o forestiero…o malato…? E Lui: Ogni volta che avete fatto una di queste
cose a questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me!.. E dirà: Venite benedetti: ora sono io che
accolgo voi, nel Regno preparato per voi fin dall’origine del mondo!
Da ora in poi non possiamo e non potremo mai più dire: “Oggi accolgo Dio” e non guardare l’uomo
che ci cammina affianco, la donna che lavora davanti a noi, il bambino che stende la mano al nostro
passaggio, il vecchietto che resta solo nell’appartamento sopra il nostro..
No, fratelli e sorelle … non è più possibile distinguere l’Altro da noi e da Dio.
Buon Tempo dell’Avvento a tutti e restiamo uniti nella preghiera .. in questa preghiera: Signore, fa’
che questo sia il tempo in cui impareremo ad accogliere!

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