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L’OTTIMISMO È IL PROFUMO DELLA VITA

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ottimismo_psc1Come vediamo il bicchiere, mezzo pieno o mezzo vuoto?

Secondo lo psicologo statunitense Selingman, l’ottimismo è il risultato del modo in cui interpretiamo gli eventi che ci riguardano. Le persone pessimiste pensano che gli eventi negativi della loro vita dipendano dai propri comportamenti o da proprie caratteristiche personali negative, che questi siano permanenti e pervasivi e spesso evitano le situazioni difficili, non mostrando fiducia nelle proprie capacità per risolverli. Le persone ottimiste tendono invece a ridurre l’importanza degli eventi negativi e pensano che essi dipendano da cause esterne o legate a comportamenti che è possibile migliorare, occasionali e di breve durata, sono perfettamente coscienti dei problemi che incontrano, ma tentano di risolverli in maniera costruttiva, senza auto disprezzo, avendo fiducia nelle proprie capacità di gestirli.

L’ottimismo, in quanto abitudine di pensiero, può essere appreso durante l’infanzia e l’adolescenza: crescendo, il bambino sviluppa delle teorie sui motivi per cui determinate cose accadono e del perché egli fallisce o ha successo, teorie che sono alla base del suo futuro atteggiamento ottimista o pessimista. Naturalmente, anche le persone ottimiste in alcuni momenti possono diventare temporaneamente pessimiste o avere qualche pensiero negativo, perché siamo umani, con difetti, siamo ogni giorno disturbati dal demonio che conosce i nostri punti deboli e proprio lì ci tenta, facendoci scoraggiare e allontanare dalla grazia di Dio.

A questo punto, si può ben capire per quale ragione sia così importante pensare in maniera positiva: perché il modo di affrontare gli eventi, le sfide e le difficoltà che si incontrano nel corso della vita influenza anche la fede, che è la risposta dell’uomo alla chiamata di Dio[1], e il modo di instaurare e vivere il rapporto con Lui. Come già affermato, le persone che di solito possiedono un atteggiamento pessimistico, poiché non hanno fiducia in se stesse e non credono di riuscire a gestire certe situazioni, spesso, mostrano difficoltà nel riuscire a fidarsi e ad abbandonarsi in Dio e nonostante la preghiera assidua la loro condizione rimane la stessa. Dunque l’ottimismo, è un atteggiamento che oltre a facilitare la fiducia in Dio, alimenta la speranza nella vita, nel Signore, nella Sua opera, di conseguenza, mantenere un atteggiamento negativo-pessimistico non influisce positivamente sul proprio benessere psico-fisico, né sulla relazione con gli altri né con Dio.

Allora ottimismo sempre e comunque? È facile parlare di ottimismo quando tutto va bene, ma anche quando di fronte alle scelte della vita tutto è confuso, non si sa quale strada prendere, quando tutto sembra buio e senza senso, una dose di sano ottimismo non guasta! Bisogna cercare di imparare a guardare al futuro dando meno importanza agli eventi negativi e guardando il lato positivo in ogni situazione, ridimensionando i problemi e dandovi il giusto valore. Essere ottimisti non significa non porre attenzione ai problemi, sminuirli, svalutarli, piuttosto gestirli in maniera positiva, senza arrivare a conclusioni affrettate frutto di ansia e paura, mantenendo quella fiducia e quella speranza in Dio, il quale mantiene sempre le sue promesse.

Questa è anche l’esperienza che il Signore mi ha fatto fare: la mia vita ha cominciato ad acquistare un senso e una direzione da quando ho cominciato a cambiare il mio modo di guardare il mondo, nonostante problemi, tentazioni, sacrifici, paura, scoraggiamento… A volte mi sento come i discepoli sulla barca, con Gesù che dorme durante la tempesta: spesso non capisco perché dorme, però so e ho sperimentato tante volte che Lui è con me, non mi abbandona e che solo Lui ha il potere di far emergere dal male il bene. Quando mi sento un po’ giù  mi ripeto “Gesù confido in Te, pensaci Tu!”

Il Signore chiama tutti noi a disporci come il contadino che semina, aspetta, guarda il terreno in cui sembra non accada nulla, al contrario sotto c’è un grande movimento e il seme poco a poco germoglia per poi spuntare dalla terra. Certo, aspettare non è facile, richiede pazienza, capacità di tollerare la frustrazione di non vedere ancora nulla, preghiera e sacrificio, fede e speranza, ma tutto ciò non può accadere se alla base non c’è un atteggiamento positivo e una sana autostima. Bisogna chiedere la grazia di credere e sperare contro ogni speranza e il Signore farà vedere i frutti e darà la ricompensa.

Dott.ssa Giusi Perna

[1] Catechismo della chiesa cattolica n. 142 ss

One Response to "L’OTTIMISMO È IL PROFUMO DELLA VITA"

  1. Suor Lucia Posted on 5 settembre 2016 at 12:31

    Grazie Dottore.ssa Giusi Perna.
    Questo è giusto.
    Essere ottimista non è facile però è la migliore strada per vivere bene in questo mondo.
    Dio sia con Lei sempre e ovunque.

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