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OLTRE LA NOTTE OSCURA!

Categories: Rubriche,Sinfonia a due mani

Mi hai condotto nel deserto e io mi sono lasciata condurre, forse però solo a parole perché una volta arrivati lì ti ho perso, non ti ho più visto né sentito… La mia anima è caduta nello sconforto e nello smarrimento, e puntualmente il demonio si è presentato con le sue affascinanti tentazioni, tutt’altro che salvifiche.
I soliti problemi senza di Te mi sono sembrati montagne
insormontabili, non sono riuscita a ridimensionarli, senza di Te non sapevo più come gestirli. In questi anni, mi hai insegnato ad affrontarli: il rapporto difficile con i miei genitori, la malattia di mio figlio, la precarietà economica, ci sono sempre, ma con Te il “giogo è dolce e il carico leggero” (Mt 11,30).
Mi hai condotto nel deserto, non perché ti sei stancato di me, ma per mettermi alla prova, per vedere se davvero Ti amo e Ti metto al centro della mia vita (Gdt 8,26) e mi sono persa, nel buio. Giravo e rigiravo, non riuscivo a trovare più la strada; Tu eri accanto a me ma io non ti sentivo e allora ho detto “perché sembra che mi hai abbandonato?”. In fondo al mio cuore sapevo che non era così, ma la sensazione era questa. Più volte mi hai dimostrato che quando tutti mi hanno abbandonato, tu sei sempre stato lì con me a tenermi la mano, a sostenermi, a dirmi “Coraggio, vai avanti, Io sono con te!”… hai realizzato le parole del profeta Isaia per me incomprensibili e inconcepibili fino a quando non le ho vissute in prima persona: “anche se una madre si dimenticasse di suo figlio, Io non mi dimenticherò” (cfr. Is 49,15). Nonostante ciò, mi sono sentita sola, hai tolto tutte le mie sicurezze e le mie ancore; hai voluto farmi fare questa esperienza nel mio cammino dopo anni, hai voluto portarmi nell’Orto degli Ulivi con Te per farmi sperimentare e capire la profonda angoscia che ha colmato il Tuo cuore in quei terribili momenti. Ma io non ho capito, non ce l’ho fatta, ti ho perso e la stanchezza e lo sconforto hanno prevalso. Anche la preghiera non mi dava sollievo e ho cominciato a cercarti, ma non ti trovavo, perché cercavo nei posti sbagliati: come la Samaritana, bevevo un’acqua non mi dissetava (Gv 4,7-15).
Poi un giorno, contemplare e meditare la tua passione ha cominciato a risollevare il mio spirito, forse ho cominciato ad abitare nel deserto piuttosto che cercare con tutte le mie forze di scappare via. Ho capito che fino a quel momento mi ero lasciata distrarre da altro, contavo su di me: finalmente ho rivolto lo sguardo su ciò che era veramente essenziale, Tu! Ho cominciato ad accettare veramente il Tuo invito ad abitare nel deserto, a mangiare ciò che si trova senza farmi troppi problemi, a camminare, senza capire i perché, con la consapevolezza che Tu trasformi sempre il male in bene, e che alla fine del deserto c’è sempre la terra promessa, dopo il Venerdì Santo c’è sempre la Domenica di Risurrezione.
Mi ero persa nel deserto e non ti trovavo più, come dice Sant’Agostino “Tu eri dentro di me e io fuori. E là ti cercavo […] Tu eri con me, ma io non ero con te” (Confessioni 10.27.38).  Hai avuto misericordia di me, perché hai visto la fatica di questa tua serva che come Marta aveva perso di vista la cosa più importante, affaticandosi per molte cose (Lc 10, 38-42): ora mi sono scelta la parte migliore per la quale dovrò lottare affinché non mi venga tolta, perché il nemico è sempre pronto a rubarmi lo Sposo, e solo se sto con Te sarò più forte.
Fuori il deserto il cammino è lo stesso, la fatica è la stessa, i problemi sono sempre lì, spine nel fianco per la mia conversione e purificazione. Forse, in fondo, spero sempre che le croci vengano tolte, ma Tu mi ricordi che se voglio venire dietro a Te, devo rinnegare me stessa (ossia il mio egoismo, la mia superbia, le mie paure ed insicurezze), prendere la mia croce (o le mie croci) e seguirti (Lc 9,24) e allora non resta che risponderti “sì, ma con Te, perché senza di Te non posso fare nulla!”.
Gesù, aiutami a rinnovare ogni giorno questo “Sì”, perché ogni tanto, sopraffatta dalla stanchezza, non diventi “se” o “ni”, o addirittura “No” perché nella vita spirituale si è sempre in cammino. Aiutami Signore perché la vita mi fa paura, il demonio nelle varie situazioni mi aggredisce e a volte rimango senza forza, forza di pregare, forza di andare avanti, con la rabbia per le ingiustizie che si presentano.
“Ora l’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora?” (Gv 12,27), perché vorrei che passasse questo“Calice”, ma alla fine sono sicura e certa che il male non dipende da Te, e stai preparando qualcosa di grande per me, allora sia fatta la Tua volontà e non la mia (cfr. Mt 26,39; Mc 14,36; Lc 22,42). Ho fiducia in Te, però mantieni salda in me questa fiducia, anche quando il cammino si farà duro, la strada ripida, quando di nuovo mi troverò nel deserto e non ti vedrò più.
Un canto mi risuona: “Dio aprirà una via quando sembra non ci sia. Come opera non so, ma una nuova via vedrò. Dio mi guiderà, mi terrà vicino a Sé. Per ogni giorno amore e forza Lui mi donerà, una via aprirà! Traccerà una strada nel deserto, fiumi d’acqua viva io vedrò. Se tutto passerà la Sua parola resterà. Una cosa nuova Lui farà.” (Dio aprirà una via – RnS 1990)
Aiutami Signore a rimanere in Te, così Tu rimarrai in me e io farò molto frutto! (Gv 15,7-8).

Fratelli, vi auguro una Santa Pasqua nel Signore Nostro Gesù Risorto!

Giusi Perna 🙂

3 Responses to "OLTRE LA NOTTE OSCURA!"

  1. Johnd978 Posted on 31 marzo 2018 at 9:25

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    A cercarLo non si sbaglia mai…si sbaglia il come?
    Gesù, a messa ti ricevo, poi
    spesso ti dimentico come l’ombrello,
    ma è vero ci sei
    dentro, a volte, ti sento soffrire e non sono io…
    Ho bisogno di Te,
    senza di Te non posso vivere,
    mi hanno spiegato che queste due ultime cose non è sano dirle a nessuno
    Ok però a Gesù?…
    L’Amore non è morto!
    Grazie a tutti lassù:)
    Buona Pasqua a tutti quaggiù:)

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